Con un decreto ministeriale del 14 settembre 2023, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 21 settembre 2023, il Governo ha approvato una norma controversa, che prevede una garanzia di 5000 euro al posto del trattenimento in un centro di permanenza e rimpatrio (CPR). Vediamo di cosa si tratta.
1. È obbligatoria prestare una garanzia da 5000 euro per chiedere asilo in Italia?
No, si tratta di una possibilità solo eventuale. Ai sensi dell’art. 6-bis comma 2, del decreto legislativo 18 agosto 2015, n. 142, il trattenimento di richiedenti asilo provenienti da paese di origine sicura (qui la lista aggiornata) può essere disposto qualora il richiedente non abbia consegnato il passaporto o altro documento equipollente in corso di validità, oppure non presti idonea garanzia finanziaria. Pertanto, la garanzia è prevista dalla norma come alternativa al trattenimento nel caso in cui non si disponga del passaporto o di un documento equipollente. Il decreto del Ministero dell’Interno del 14 settembre 2023 specifica in cosa consiste e a quanto ammonta tale garanzia.
2. Cosa si considera per garanzia idonea?
Secondo il nuovo decreto, è considerata idonea una garanzia di importo tale da garantire per quattro settimane: un alloggio adeguato sul territorio nazionale; la somma occorrente al rimpatrio; i mezzi di sussistenza minimi necessari. Il Governo ne ha individuato l’ammontare in 4.938,00 euro (poco meno di 5.000 euro). Tale garanzia deve essere prestata in unica soluzione mediante fideiussione bancaria o polizza fideiussoria assicurativa ed è individuale e non può essere versata da terzi. Deve inoltre essere attivata entro il termine per il fotosegnalamento che segue la richiesta di asilo. Posto che ciò avviene quasi subito, ne consegue che la fideiussione dovrebbe essere già attiva prima dell’arrivo in Italia. Infine, la garanzia deve coprire tutto il tempo necessario per la procedura di frontiera (4 settimane), oltre al tempo necessario per la decisione dell’istanza di sospensiva ex art. 35-bis d.lgs. 25/2008 (quindi almeno altri 20 giorni, per un totale di 48 giorni).
3. Chi può prestare una garanzia economica in luogo del trattenimento?
Possono prestare la garanzia economica prevista dal d.m. 14 settembre 2023 in luogo del trattenimento i richiedenti asilo che abbiano presentato la propria domanda direttamente alla frontiera o nelle zone di transito, dopo essere stati fermati per avere eluso o tentato di eludere i controlli e i cittadini stranieri provenienti dai cosiddetti “paesi sicuri” (qui la lista aggiornata) che presentino domanda di protezione internazionale direttamente alla frontiera o nelle zone di transito.
4. Quando viene incassata la garanzia?
Nel caso in cui, durante il procedimento di valutazione della richiesta asilo, lo straniero si renda irreperibile senza giustificazione, la garanzia viene incassata dallo Stato.
5. Perché rivolgersi a un avvocato esperto di immigrazione a Bologna?
Un avvocato esperto in diritto dell’immigrazione può fornire consulenza e assistenza, sia giudiziale che stragiudiziale, in tantissimi ambiti della vita dello straniero, tra cui il ricorso contro un provvedimento di espulsione o di trattenimento nel CPR. Integra – immigrazione, lavoro e diritti offre una vasta gamma di servizi e si trova a Bologna, in via Miramonte n. 9 e a Pesaro in via Genova 25.
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