DECRETO FLUSSI 2023 APPROVATO ALLA CAMERA, PUBBLICAZIONE VICINA

Lo scorso 14 settembre la Camera dei deputati ha finalmente espresso il proprio parere favorevole all’approvazione del nuovo decreto flussi. Vediamo dunque cosa succede ora.

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1. Che cos’è il decreto flussi?

È quel provvedimento con cui il Governo indica ogni anno il numero di quote a disposizione per l’ingresso di cittadini stranieri in Italia per lavoro subordinato, lavoro autonomo e lavoro stagionale.

Qui una nostra guida al decreto flussi 2023.

2. Come sarà il nuovo decreto flussi?

Il nuovo decreto flussi prevederà 136 mila ingressi nel 2023 e l’aggiunta dei seguenti settori lavorativi: elettricisti, idraulici, addetti ai settori dell’assistenza familiare e socio-sanitaria (colf e badanti), lavoratori per il trasporto passeggeri con autobus e lavoratori della pesca. 

È quanto previsto dal DPCM approvato il 7 luglio scorso dal Governo. Qui lo schema del decreto. 

Saranno inoltre confermati i settori già presenti nell’ultimo decreto flussi: autotrasporto merci per conto terzi, edilizia, turistico-alberghiero, meccanica, telecomunicazioni, alimentare, e cantieristica navale per il lavoro subordinato; agricolo e turistico-alberghiero per il lavoro stagionale.

Nell’ambito dei settori dell’agricoltura e del turismo, specifiche quote saranno riservate ai lavoratori provenienti da Paesi di origine o di transito che sottoscrivano accordi per facilitare la migrazione regolare e contrastare quella irregolare e le cui istanze di nulla osta all’ingresso in Italia per lavoro stagionale, anche pluriennale, siano presentate dalle organizzazioni di lavoro indicate nel decreto e maggiormente rappresentative a livello nazionale. Tali organizzazioni assumeranno l’impegno a sovraintendere alla conclusione del procedimento di assunzione dei lavoratori fino all’effettiva sottoscrizione dei contratti di lavoro, comprese le comunicazioni obbligatorie.

Per quanto concerne le richieste di nulla osta al lavoro subordinato non stagionale, queste potranno essere avanzate da cittadini provenienti dai seguenti paesi: Albania, Algeria, Bangladesh, Bosnia- Herzegovina, Corea (Repubblica di Corea), Costa d’Avorio, Egitto, El Salvador, Etiopia, Filippine, Gambia, Georgia, Ghana, Giappone, Giordania, Guatemala, India, Kirghizistan, Kosovo, Mali, Marocco, Mauritius, Moldova, Montenegro, Niger, Nigeria, Pakistan, Perù, Repubblica di Macedonia del Nord, Senegal, Serbia, Sri Lanka, Sudan, Tunisia, Ucraina.

Inoltre, l’accesso al decreto flussi potrà essere esteso ai cittadini di altri paesi con i quali nel corso del triennio entrino in vigore accordi di cooperazione in materia migratoria.

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3. L’approvazione da parte della Camera dei deputati

Il 14 settembre 2023 la Commissione affari costituzionali della Camera dei deputati ha emesso parere favorevole, senza osservazioni, allo schema di Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) dello scorso 7 luglio. Il parere è l’ultimo atto dell’iter previsto dall’art. 1 del d.l. 20/2023 (il c.d. decreto “Cutro”). Il Governo ha infatti già incassato l’assenso da parte del CNEL, della Conferenza Stato-Regioni e del Senato.

4. Quando verrà pubblicato il decreto flussi?

Visto il parere positivo della Commissione affari costituzionali della Camera dei deputati, il decreto è ora pronto per l’approvazione. Il parere è stato emesso senza alcuno osservazione e il Governo ha dunque la via libera per l’approvazione finale.  Sta al Consiglio dei Ministri, sulla base della propria agenda, decidere quando calendarizzare la discussione e procedere all’ultima fase dell’iter legislativo.

5. Perché rivolgersi a un avvocato esperto di immigrazione a Bologna?

Un avvocato esperto in diritto dell’immigrazione può fornire consulenza e assistenza, sia giudiziale che stragiudiziale, in tantissimi ambiti della vita dello straniero, tra cui la presentazione della richiesta flussi sulla base del nuovo decreto. Integra – immigrazione, lavoro e diritti offre una vasta gamma di servizi e si trova a Bologna, in via Miramonte n. 9 e a Pesaro in via Genova 25.

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