APPROVATO IL DECRETO FLUSSI 2023

Con DPCM del 29 dicembre 2022, pubblicato il 26 gennaio 2023, il Governo ha approvato il nuovo decreto flussi. Vediamo cosa prevede.

Quante quote sono previste dal decreto flussi 2023?

Il nuovo decreto flussi ha previsto un totale di 82.705 quote di ingresso per cittadini stranieri in Italia. Di queste, 44.000 sono riservate ai lavoratori stagionali, mentre 38.705 ai lavoratori subordinati non stagionali e agli autonomi. 

Quali settori produttivi sono previsti dal decreto flussi 2023?

Il decreto flussi 2023 permette l’ingresso per lavoro subordinato non stagionale di cittadini stranieri limitatamente ai seguenti settori produttivi: 

  • autotrasporto   merci   per    conto    terzi;
  • edilizia;
  • turistico-alberghiero;
  • meccanica;
  • telecomunicazioni;
  • alimentare;
  • cantieristica navale.

Da quali paesi di provenienza è possibile richiedere un nulla osta per flussi?                          

Il decreto flussi 2023 riserva 24.105 quote ai lavoratori subordinati non stagionali  provenienti da

Albania, Algeria, Bangladesh, Bosnia-Herzegovina, Corea  (Repubblica di Corea), Costa d’Avorio, Egitto, El Salvador,  Etiopia,  Filippine, Gambia, Georgia, Ghana, Giappone,  Guatemala,  India,  Kosovo,  Mali, Marocco, Mauritius, Moldova, Montenegro,  Niger,  Nigeria,  Pakistan, Perù, Repubblica di Macedonia del Nord, Senegal, Serbia,  Sri  Lanka, Sudan, Tunisia, Ucraina. 

Inoltre, sono riservate 6.000 quote ai lavoratori subordinati non  stagionali  cittadini  di Paesi con i quali nel corso dell’anno 2023 entrino in vigore accordi di cooperazione in materia migratoria. 

Sono  poi ammessi  in Italia 1.000 cittadini stranieri residenti  all’estero  che  abbiano completato programmi di formazione ed istruzione nei Paesi  d’origine.

Infine, è consentito l’ingresso in  Italia di 100  lavoratori  di  origine italiana per parte di almeno uno dei genitori fino al terzo grado  in linea diretta di ascendenza, residenti in Venezuela. 

Sono previste quote per la conversione di permessi di soggiorno?

Sì, è prevista  la conversione in permessi di soggiorno per lavoro subordinato di: 

  • 4.400 permessi di soggiorno per lavoro stagionale; 
  • 2.000 permessi  di  soggiorno  per  studio,  tirocinio  e/o formazione professionale; 
  • 200 permessi di soggiorno  UE  per  soggiornanti  di  lungo periodo rilasciati ai cittadini di Paesi terzi da altro Stato  membro dell’Unione europea. 

È inoltre  autorizzata la  conversione  in  permessi  di  soggiorno  per  lavoro autonomo di: 

  • 370  permessi  di  soggiorno  per  studio,  tirocinio  e/o formazione professionale; 
  • 30 permessi di  soggiorno  UE  per  soggiornanti  di  lungo periodo, rilasciati ai cittadini di Paesi terzi da altro Stato membro dell’Unione europea. 

Come e quando richiedere il nulla osta per flussi?

Sarà possibile presentare le domande a partire dal 27 marzo 2023, 60 giorni dopo la pubblicazione del decreto flussi, attraverso l’applicativo online messo a disposizione dal Ministero.

Le domande potranno essere presentate dal datore di lavoro soltanto dopo aver richiesto al Centro per l’impiego competente se vi siano lavoratori italiani disponibili. Trascorsi 15 giorni da tale richiesta o in caso di rifiuto espresso sarà possibile procedere alla domanda di nulla osta.

Le modalità pratiche di richiesta flussi saranno rese note attraverso una circolare interministeriale in corso di approvazione. 

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