Il Parlamento italiano ha da poco iniziato l’iter di recepimento di un’importante direttiva dell’Unione Europea che mira a semplificare l’ingresso e migliorare la condizione dei lavoratori stranieri altamente qualificati. Vediamo di cosa si tratta.
Che cos’è la Carta Blu UE?
La Carta Blu UE è un permesso di soggiorno rilasciato a lavoratori stranieri altamente qualificati. Per poter ottenere la carta, i richiedenti devono possedere:
- un titolo di istruzione superiore rilasciato dall’autorità competente nel Paese dove è stato conseguito che attesti il completamento di un percorso di istruzione superiore di durata almeno triennale e di una qualifica professionale superiore, come rientrante nei livelli 1, 2 e 3 della classificazione ISTAT delle professioni CP 2011 e successive modificazioni, attestata dal paese di provenienza e riconosciuta in Italia;
- i requisiti previsti dal decreto legislativo 6 novembre 2007, n. 206, limitatamente all’esercizio di professioni regolamentate.
Il titolare di Carta blu UE, limitatamente ai primi due anni di occupazione legale sul territorio nazionale, esercita esclusivamente attività lavorative conformi alle condizioni di ammissione per le quali è stata rilasciata la Carta blu UE. I cambiamenti di datore di lavoro nel corso dei primi due anni sono soggetti all’autorizzazione preliminare da parte delle competenti Direzioni territoriali del lavoro. Decorsi 15 giorni dalla ricezione della documentazione relativa al nuovo contratto di lavoro o offerta vincolante, il parere della Direzione territoriale competente si intende acquisito.
I titolari di Carta blu UE beneficiano di un trattamento uguale a quello riservato ai cittadini italiani, ad eccezione dell’accesso al mercato del lavoro nei primi due anni.
Come si richiede la Carta Blu UE?
La domanda di nulla osta al lavoro per i lavoratori altamente qualificati è presentata dal datore di lavoro allo sportello unico per l’immigrazione (Prefettura) che lo rilascia in presenza delle condizioni previste dalla legge. Il nulla osta verrà poi trasmesso al cittadino straniero che si recherà all’ambasciata italiana competente per ottenere il visto d’ingresso per l’Italia.
Non occorre il visto d’ingresso qualora lo straniero sia già legalmente presente sul territorio nazionale ovvero sia titolare di Carta blu UE rilasciata da un altro Stato membro, ove abbia già soggiornato legalmente da almeno 18 mesi. In tale ultima ipotesi occorre che il datore di lavoro, entro un mese dall’ingresso del lavoratore altamente qualificato, presenti la domanda di nulla osta al lavoro.
Quali sono le novità in tema di Carta Blu UE?
Il Parlamento italiano ha approvato lo scorso agosto la legge di delegazione europea 2021, primo passo per il recepimento di importanti direttive dell’Unione Europea. Tra queste figura la direttiva 2021/1883 sulle condizioni di ingresso e soggiorno dei cittadini di paesi terzi che intendano svolgere lavori altamente qualificati, che abroga la direttiva 2009/50/CE del Consiglio.
La direttiva in questione dovrà essere recepita entro novembre 2023 e contiene previsioni che mirano a semplificare le procedure di ingresso dei cittadini stranieri richiedenti la Carta Blu UE, offrendo inoltre condizioni più favorevoli.
Tra le novità, sono da segnalare la riduzione della durata minima del contratto di lavoro (6 mesi) e della retribuzione minima da offrire (tra 1 e 1,6 volte la retribuzione media), e l’alleggerimento dei vincoli e degli adempimenti burocratici imposti in caso di cambio del posto di lavoro. Inoltre, sono previste procedure più favorevoli per il ricongiungimento dei familiari di titolare della Carta Blu UE.
Come richiedere la Carta Blu UE a Bologna?
Il nulla osta al rilascio della Carta Blu Ue deve essere richiesto dal datore di lavoro alla Prefettura di Bologna attraverso l’apposito sistema telematico. Si consiglia di rivolgersi a un avvocato esperto del diritto dell’Immigrazione. Integra – lavoro, immigrazione e diritti offre questo tipo di servizio. Contattaci subito.