La Commissione europea ha da poco avviato una nuova procedura di infrazione contro l’Italia per violazione di norme sul diritto dell’immigrazione. Ma cos’è una procedura di infrazione? In cosa consiste? Vediamolo insieme.
Che cos’è una procedura di infrazione?
Si tratta di una procedura avviata dalla Commissione europea contro quegli stati membri che violino il diritto dell’Unione.
La Commissione invia una lettera di costituzione in mora con cui richiede informazioni al paese in questione, che dovrà inviare una risposta dettagliata entro un termine preciso, in genere due mesi. Se la Commissione giunge alla conclusione che il paese è venuto meno ai propri obblighi a norma del diritto dell’UE, può inviare una richiesta formale di conformarsi. La Commissione chiede inoltre al paese interessato di comunicarle le misure adottate entro un termine preciso, in genere due mesi.
Se il paese continua a non conformarsi alla legislazione, la Commissione può decidere di deferirlo alla Corte di giustizia. La maggior parte dei casi viene risolta prima di essere sottoposta alla Corte.
Se un paese dell’UE non comunica le misure che attuano le disposizioni di una direttiva in tempo utile, la Commissione può chiedere alla Corte di imporre sanzioni.
Se la Corte ritiene che il paese in questione abbia violato il diritto dell’Unione, le autorità nazionali devono adottare misure per conformarsi alle disposizioni della sentenza della Corte.
Se, nonostante la sentenza della Corte di giustizia, il paese continua a non rettificare la situazione, la Commissione può deferirlo dinanzi alla Corte.
Quando un paese viene deferito alla Corte di giustizia per la seconda volta, la Commissione propone che la Corte imponga sanzioni pecuniarie, che possono consistere in una somma forfettaria e/o in pagamenti giornalieri.
Le sanzioni sono calcolate tenendo conto di vari elementi:
- l’importanza delle norme violate e gli effetti della violazione sugli interessi generali e particolari
- il periodo in cui il diritto dell’Unione non è stato applicato
- la capacità del paese di pagare, con l’intento di assicurare che le sanzioni abbiano un effetto deterrente.
In cosa consiste la procedura di infrazione recentemente avviata contro l’Italia?
Secondo quanto riportato da La Stampa, la Commissione europea ha avviato una procedura di infrazione contro l’Italia per la violazione di norme europee sul diritto dell’immigrazione. La violazione in parola riguarda il mancato recepimento del regolamento per l’istituzione di un documento di viaggio europeo per il rimpatrio degli immigrati irregolari. In particolare, il nostro paese non ha trasmesso nei termini un modello del documento di viaggio introdotto dal regolamento, come richiesto dalla stessa normativa europea.
Tale documento di viaggio è necessario, secondo l’Unione Europea, per facilitare i rimpatri nel quadro di accordi di riammissione o altri accordi conclusi dall’Unione o dagli Stati membri con i paesi terzi e ridurre l’onere amministrativo per gli Stati membri e i paesi terzi.
Cosa fare se si riceve un’espulsione a Bologna?
Se si riceve un’espulsione a Bologna è necessario rivolgersi subito a un’avvocato esperto in diritto dell’immigrazione. Il termine per opporsi all’espulsione é di sessanta giorni dalla data di notifica del provvedimento. Il Giudice di Pace di Bologna può accogliere o rigettare il ricorso, decidendo con provvedimento motivato, entro venti giorni dalla data di deposito.
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